L'alimentazione a GPL riduce del 10% circa le emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’aria; in funzione della tipologia del veicolo e del sistema installato abbatte in modo significativo anche le emissioni di monossido di carbonio (CO), di ossidi di azoto (NOx) e di idrocarburi incombusti (HC). I veicoli alimentati a GPL inoltre non producono PM 10 e riducono notevolmente i componenti dei gas di scarico per i quali la legge non impone ancora alcun limite, come ad esempio il benzene (C6H6), la formaldeide (HCHO) e altre sostanze molto aggressive e cancerogene come gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH).
L'alimentazione a metano riduce le emissioni di CO2 del 20% circa e abbatte anche le emissioni di monossido di carbonio (CO) e di ossidi di azoto (NOx). Le auto alimentate a gas naturale non producono PM 10, tra le principali cause dell'inquinamento atmosferico dei centri urbani ed emettono anch’esse nei gas di scarico meno componenti inquinanti come il benzene (C6H6), la formaldeide (HCHO) e altre sostanze molto aggressive e cancerogene come gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH) . Optando per il gas naturale invece della benzina o del gasolio si riduce inoltre la formazione del cosiddetto “smog estivo” con la connessa produzione di ozono (O3).
I vantaggi dei carburanti gassosi rispetto ai carburanti tradizionali, non sono quindi evidenti solo sotto l’aspetto ambientale ma soprattutto sotto quello sanitario.
In virtù di tali basse emissioni inquinanti dei sistemi d’alimentazione GPL e metano, in caso di blocchi del traffico o di targhe alterne, le vetture così alimentate sono generalmente riconosciute come vetture ecologiche e possono circolare liberamente in quasi tutte le città, anche se consigliamo di verificare il contenuto delle ordinanze di volta in volta.